Quando apri un qualunque social media, vieni immediatamente tempestato da notizie, informazioni e pubblicità. Quando invece apri un sito o una piattaforma, ti vengono immediatamente consigliati film o serie apposta per te, oppure potresti scoprire un’offerta di lavoro adatta a te o un suggerimento per quel viaggio che desideravi da tempo. Ovunque tu navighi online, gli algoritmi modellano la tua vita.
Ma quanto siamo realmente consapevoli dell’impatto di questi silenziosi meccanismi sulle nostre scelte e abitudini?
Stiamo parlando del “Pregiudizio Algoritmico”: il pregiudizio algoritmico descrive la falsa percezione di controllo che abbiamo sulle informazioni che riceviamo e sulle decisioni che prendiamo.
Per esempio, se sei un appassionato di natura, gli algoritmi potrebbero popolare il tuo feed con contenuti correlati all’ambiente. Sembra fantastico, vero? E invece non è così roseo come può sembrare. Questa personalizzazione può anche trascinarti in una bolla informativa che limita la tua esperienza su internet.
Si creano delle bolle informative, che limitano la nostra esposizione a una gamma più ampia di contenuti.
Gli Algoritmi ci semplificano la vita?
Se da un lato gli algoritmi possono semplificare la nostra vita digitale, dall’altro, possono anche decidere per noi. La crescente dipendenza da assistenti virtuali e chatbot (come ChatGPT) rafforza ulteriormente questa dinamica. Mentre questi strumenti possono farci sentire più efficienti, potrebbero in realtà ridurre la nostra autonomia e autodeterminazione.
Un altro punto critico è la natura degli algoritmi. Nonostante la popolare convinzione che gli algoritmi siano oggettivi, in realtà possono essere intrisi di pregiudizi. Cathy O’Neil, autrice del libro “Weapons of Mathematical Destruction”, evidenzia come gli algoritmi possano a volte causare più danni che benefici, specialmente quando vengono utilizzati in contesti critici come l’educazione o i servizi finanziari.
Benvenuti nell’era dell’Algocrazia!
Le implicazioni del pregiudizio algoritmico vanno oltre le nostre vite quotidiane. Un’indagine di Deloitte suggerisce un futuro in cui algoritmi e intelligenza artificiale potrebbero influenzare le decisioni politiche, analizzando dati provenienti dai nostri dispositivi. Si comprende, così, cosa vogliono sentirsi promettere i cittadini.
Mentre la tecnologia avanza e gli algoritmi diventano sempre più integrati nella nostra vita, è fondamentale che restiamo informati e consapevoli. È essenziale comprendere come gli algoritmi funzionano e come ci influenzano, in modo da poter prendere decisioni informate. Se stiamo entrando in un’era di collaborazione tra uomini e macchine, dobbiamo garantire che sia basata su trasparenza, etica e integrità.