Nel mondo professionale, la gestione delle emozioni può essere tanto cruciale quanto il possesso di competenze tecniche. Una tecnica efficace per affrontare le emozioni intense, nota come “effect labelling”, implica l’identificazione e la denominazione delle nostre emozioni e delle loro cause.
La consapevolezza emotiva in tempo reale è vitale. Questo processo attiva la neocorteccia, in particolare le aree legate al linguaggio, permettendoci di dare un nome alle emozioni che proviamo. Questo semplice atto di etichettatura può spostare l’attività mentale e segnalare che i circuiti neocorticali stanno monitorando attivamente l’emozione. Questo è un primo passo essenziale per esercitare un certo grado di controllo su di essa.
Un esperimento condotto da ricercatori dell’UCLA su persone con aracnofobia fornisce una dimostrazione pratica. I partecipanti furono divisi in quattro gruppi e chiesti di avvicinarsi a una tarantola. Il primo gruppo esprimeva apertamente le proprie emozioni, il secondo usava un linguaggio di sfida, il terzo gruppo si distraeva parlando d’altro, mentre il gruppo di controllo rimaneva in silenzio. Risultato? Una settimana dopo, coloro che avevano nominato le proprie emozioni erano meno impauriti e riuscivano ad avvicinarsi di più al ragno senza panico.
Questi risultati possono essere traslati nel contesto lavorativo. Affrontare una presentazione importante, gestire una scadenza stringente o navigare nelle complesse dinamiche di gruppo può essere meno stressante se siamo in grado di riconoscere e verbalizzare le nostre emozioni.
Quindi, la prossima volta che vi trovate di fronte a una sfida stressante, provate a fermarvi un attimo e a dare un nome a ciò che sentite. “Sono nervoso per questa negoziazione” o “Sono frustrato da questo compito” sono affermazioni che possono attivare il vostro cervello a gestire meglio queste emozioni. In questo modo, non solo miglioriamo la nostra resilienza personale, ma possiamo anche trasformare il nostro ambiente di lavoro in uno spazio più consapevole e produttivo.