La percezione che abbiamo delle nostre capacità può influenzare profondamente il nostro rendimento. Questa tesi è stata confermata da un esperimento in cui a un gruppo di adulti è stato chiesto di risolvere dieci problemi. Nonostante tutti avessero lo stesso set di problemi, i risultati comunicati ai partecipanti erano inventati: alcuni vennero informati di aver ottenuto un buon punteggio, mentre altri di aver fallito.
L’effetto psicologico di questa manipolazione fu significativo. Quelli lodati per il loro presunto successo nel primo round di problemi ottennero risultati migliori nel secondo, mentre quelli demoralizzati dal feedback negativo peggiorarono le proprie prestazioni.
Ciò dimostra quanto la fiducia sia un fattore cruciale nella prestazione. Essa non solo migliora il nostro stato socio-emotivo, rendendoci più ricettivi e aperti verso gli altri, ma potenzia anche la nostra capacità di scambiare informazioni e aumenta la motivazione nell’agire. In sostanza, la convinzione di poter fare bene può effettivamente tradursi in migliori performance.
Questa dinamica ha implicazioni vaste, dalla gestione del personale all’educazione, fino al miglioramento personale. Coltivare un senso di fiducia in se stessi e negli altri può creare un ambiente dove l’eccellenza non è solo possibile, ma diventa la norma.